Molte persone non capiscono perché, essendo Dio Onnipotente il ritorno del Signore Gesù negli ultimi giorni, il Signore Gesù sia chiamato Dio Onnipotente quando viene a compiere l’opera di giudizio negli ultimi giorni. Perché non continua a essere chiamato Signore Gesù? In realtà, Dio assume un nome nuovo ogni volta che compie una fase della Sua opera. Questo nome nuovo viene assunto da Dio Stesso secondo quanto si confà all’opera: non è che la gente Lo chiami come preferisce.
January 7 2019
Il genere umano si è evoluto nel corso di decine di migliaia di anni di storia per arrivare al punto in cui si trova oggi. Tuttavia, gli uomini della Mia creazione originaria sono sprofondati da tempo nella degenerazione. Hanno già cessato di essere ciò che Io desidero e pertanto l’umanità, come essa appare ai Miei occhi, non merita più il nome di “genere umano”. È piuttosto la feccia del genere umano che Satana ha fatto prigioniera, i putridi cadaveri ambulanti in cui Satana dimora e di cui egli si veste. Gli individui non credono minimamente alla Mia esistenza, né accolgono la Mia venuta. Il genere umano risponde solamente controvoglia alle Mie richieste, vi acconsente temporaneamente e non condivide sinceramente con Me le gioie e i dolori della vita. Dal momento che le persone Mi considerano imperscrutabile, riluttanti fingono di sorriderMi, adottando l’atteggiamento di chi vuole ingraziarsi qualcuno che ha potere. Ciò accade perché non hanno alcuna conoscenza della Mia opera, né tantomeno della Mia volontà attuale. Sarò onesto con voi: quando arriverà il giorno, la sofferenza di chiunque Mi adora sarà più facile da sopportare rispetto alla vostra. Il grado della vostra fede in Me non supera, in pratica, quello di Giobbe – persino la fede dei farisei giudei supera la vostra – e così, se il giorno del fuoco verrà, la vostra sofferenza sarà più grave di quella dei farisei quando furono rimproverati da Gesù, di quella dei 250 capi che si opposero a Mosè e di quella di Sodoma sotto le fiamme roventi della sua distruzione. Quando Mosè percosse la roccia e l’acqua donata da Jahvè fuoriuscì, fu a motivo della sua fede. Quando Davide suonava la lira in lode a Me, Jahvè, con il cuore ricolmo di gioia, era a motivo della sua fede. Quando Giobbe perse il suo bestiame che riempiva le montagne e ricchezze incalcolabili e il suo corpo si ricoprì di piaghe, fu a motivo della sua fede. Quando egli poté sentire la voce Mia, di Jahvè, e vedere la gloria Mia, di Jahvè, fu a motivo della sua fede. Se Pietro poté seguire Gesù Cristo, fu a motivo della sua fede. Se egli poté essere inchiodato alla croce per Me e rendere una gloriosa testimonianza, anche ciò fu a motivo della sua fede. Quando Giovanni vide la gloriosa immagine del Figlio dell’uomo, fu per la sua fede. Quando ebbe la visione degli ultimi giorni, fu tanto più a motivo della sua fede. La ragione per cui le cosiddette moltitudini delle nazioni dei Gentili hanno ottenuto la Mia rivelazione, e sono arrivate a sapere che sono tornato nella carne per compiere la Mia opera fra gli uomini, anche ciò è a motivo della loro fede. Tutti coloro che sono colpiti dalle Mie parole severe eppure confortati da esse, e che sono salvati, non hanno fatto ciò a motivo della loro fede? Coloro che credono in Me eppure sopportano le difficoltà, non sono anche stati rifiutati dal mondo? Coloro che vivono al di fuori della Mia parola, che scappano dalla sofferenza della prova, non stanno tutti vagando per il mondo? Essi sono simili alle foglie autunnali che svolazzano qua e là senza un luogo dove riposare, tantomeno il conforto della Mia parola. Sebbene il Mio castigo e affinamento non li seguano, non sono essi mendicanti che vagano da un luogo all’altro, trascinandosi per le strade fuori del Regno dei Cieli? Il mondo è realmente il tuo luogo di riposo? Puoi tu, veramente, evitando il Mio castigo, ottenere un grato sorriso di soddisfazione dal mondo? Puoi tu veramente usare il tuo effimero appagamento per dissimulare il vuoto nel tuo cuore che non può essere nascosto? Puoi ingannare chiunque nella tua famiglia, ma non Me. Poiché la tua fede è troppo scarsa, ancora oggi sei incapace di trovare uno qualsiasi dei piaceri che la vita ha da offrire. Ti esorto: è meglio spendere sinceramente metà della tua vita per il Mio bene che una vita intera nella mediocrità e nelle occupazioni della carne, sopportando tutte le sofferenze che un uomo riesce a malapena a sopportare. A cosa gioverebbe tenere in così gran conto te stesso e fuggire dal Mio castigo? A cosa gioverebbe nasconderti dal Mio castigo momentaneo solamente per raccogliere un’eternità di disagio, un’eternità di castigo? Io, di fatto, non piego nessuno al Mio volere. Se un uomo è veramente disposto a sottomettersi a tutti i Miei piani, non lo tratterò in malo modo. Ma Io esigo che tutti credano in Me, proprio come Giobbe credette in Me, Jahvè. Se la vostra fede supera quella di Tommaso, allora essa otterrà la Mia approvazione, nella vostra lealtà scoprirete la Mia beatitudine e di certo troverete la Mia gloria nei vostri giorni. Tuttavia le persone che credono nel mondo e nel diavolo hanno i cuori induriti, proprio come le masse della città di Sodoma, con gli occhi pieni di granelli di sabbia soffiati dal vento e offerte da parte del diavolo nelle loro bocche, le cui menti offuscate sono da tempo possedute dal maligno che ha usurpato il mondo. I loro pensieri sono quasi totalmente prigionieri del demone dei tempi passati. E così, la fede del genere umano è volata via col vento e gli uomini sono incapaci persino di prestare attenzione alla Mia opera. Tutto ciò che sono in grado di fare è solo un debole tentativo di farvi fronte o di analizzarla molto approssimativamente, perché sono stati da tempo invasi dal veleno di Satana.
Io conquisterò il genere umano perché gli uomini un tempo furono creati da Me e hanno, inoltre, goduto di tutti i copiosi oggetti della Mia creazione. Ma gli uomini Mi hanno anche respinto e i loro cuori sono privi di Me, e Mi considerano un fardello nella loro esistenza, addirittura fino al punto che, pur avendoMi realmente intravisto, Mi rifiutano ancora e si scervellano per escogitare ogni modo possibile per sconfiggerMi. Essi non Mi permettono di trattarli con serietà o di fare richieste severe nei loro confronti, né Mi permettono di giudicare o castigare la loro iniquità. Lungi dal trovare tutto ciò interessante, sono infastiditi. E così la Mia opera è prendere il genere umano che mangia, beve di Me e gioisce in Me, ma non Mi conosce, e sconfiggerlo. Io disarmerò l’umanità e poi, prendendo i Miei angeli, prendendo la Mia gloria, ritornerò alla Mia dimora. Perché ciò che gli uomini hanno fatto Mi ha spezzato completamente il cuore e ha mandato in frantumi la Mia opera molto tempo fa. Intendo reimpossessarMi della gloria che il maligno ha sottratto prima di andarsene felicemente, lasciando che il genere umano continuasse a vivere la propria vita, continuasse “a vivere e a lavorare in pace e contentezza”, a “coltivare i propri campi”, e Io non avrei più interferito nelle loro vite. Ma ora intendo riprendere pieno possesso della Mia gloria dalla mano del maligno, riportare la totalità della gloria che ho operato nell’uomo alla creazione del mondo e mai più concederla alla razza umana sulla terra. Perché le persone non hanno solo fallito nel preservare la Mia gloria, ma la hanno invece sostituita con l’immagine di Satana. Esse non tengono in gran conto la Mia venuta, né apprezzano il giorno della Mia gloria. Non sono felici di ricevere il Mio castigo, né tantomeno sono disposti a restituirMi la Mia gloria. Non sono nemmeno intenzionati a liberarsi del veleno del maligno. L’umanità continua costantemente a ingannarMi nella solita vecchia maniera, sfoggiando sorrisi smaglianti e volti gioiosi come ha sempre fatto. Sono inconsapevoli della profondità delle tenebre che discenderà sugli esseri umani dopo che la Mia gloria li avrà lasciati, e soprattutto ignorano che quando il Mio giorno giungerà per l’umanità intera, dovranno affrontare tempi più difficili per loro di quanto non siano stati quelli di Noè. Perché non conoscono l’oscurità che si abbatté su Israele quando la Mia gloria lo abbandonò, perché all’arrivo dell’alba l’uomo dimentica quanto sia stato difficile attraversare il buio della notte. Quando il sole tornerà di nuovo a nascondersi e l’oscurità discenderà sull’uomo, egli leverà di nuovo il suo lamento e farà stridere i denti nelle tenebre. Avete dimenticato, quando la Mia gloria abbandonò Israele, quanto fu difficile per il suo popolo superare i giorni di sofferenza? Ora è giunto il tempo in cui vedete la Mia gloria, ed è anche il tempo in cui condividete il giorno della Mia gloria. L’uomo leverà il suo lamento nelle tenebre quando la Mia gloria abbandonerà la sudicia terra. Ora è il giorno di gloria in cui sto compiendo la Mia opera, ed è anche il giorno in cui sollevo il genere umano dalla sofferenza, perché non condividerò i momenti dolorosi e aspri con gli uomini. Desidero solamente conquistare completamente l’umanità, e completamente sconfiggere il maligno del genere umano.
da La Parola appare nella carne
Fonte: La Chiesa di Dio Onnipotente
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